Tutti gli articoli di Marco Olivotto

Physicist. Musician. Colorist in Photoshop. Teacher. Father. Not necessarily in this order.

Armando Gallo – L’intervista | 3 | Dagli U2 a oggi

[La seconda parte di questo articolo si trova qui.]

Il mio pass per il concerto di Modena degli U2, maggio 1987.
Il mio pass per il concerto di Modena degli U2, maggio 1987.

Non ci furono solo i Genesis, naturalmente… mi ricordo che nel 1987 mi telefonasti un sabato mattina, senza preavviso. Eri a Bologna e mi dicesti: “se puoi prendere al volo un videoregistratore e venire fin qui, puoi incontrare gli U2”. Presi quello che i miei genitori avevano in soggiorno e scesi alla velocità della luce… eri in tour con loro come fotografo, vero? Era il tour di “The Joshua Tree” e ho ancora il mio pass con scritto “VIP”. Com’eri entrato in contatto con loro?

Sai una cosa? Mi sento ancora un po’ a disagio per quel giorno, perché ero… voglio dire, loro erano estremamente protetti, non volevano nulla che interferisse dall’esterno. La prima volta che gli mostrai le mie foto, il loro manager mi disse che non potevo restare nella stanza, e questo accadde soltanto un mese prima dell’episodio che stai menzionando. Quando tu arrivasti io pensai che c’erano troppe persone in quella stanza, ma in retrospettiva vorrei che tu fossi rimasto perché… avresti potuto manovrare il registratore. Quel giorno fu un buon giorno, però: due anni dopo Bono fece una cosa che gli avevo suggerito quel giorno, quando gli mostrai le foto, su come avrebbero dovuto fare i programmi dei concerti. Il programma del tour aveva delle foto tratte dai concerti, e io dissi: “la gente se ne va dal concerto e vogliono portarsi via un ricordo, ma quando avete fatto un mese di concerti dovreste aggiungere delle foto, cambiarle e fare una ristampa.” E fu ciò che fecero per “Love Comes To Town”. Lui fu fantastico: andai a vederli in Australia e mi chiesero di andare con loro in Giappone. Arriviamo in Giappone e Bono dice: “hai visto il programma del tour?” Avevano usato le mie foto. Quindi, vedi, alla fine il giorno che tu venisti a Bologna fu molto bello. Ma a volte quando fai vedere qualcosa a volte non ricevi una gratificazione istantanea. Ho dovuto aspettare due anni perché Bono mi facesse questa incredibile sorpresa. Continua la lettura di Armando Gallo – L’intervista | 3 | Dagli U2 a oggi

Armando Gallo – L’intervista | 2 | Genesis

[La prima parte di questo articolo si trova qui.]

Fu il tuo contatto con Tony Stratton-Smith a condurti ai Genesis?

Il mio contatto con Tony fu una buona cosa. Non continuai a fare il giornalista: ero un grande fan del rock, ma l’anno successivo “BIG” iniziò a vacillare, perché lo stesso editore iniziò a pubblicare “Man” e “Playman”, e boom!, andarono alle stelle. Quindi smisero di pubblicare “BIG”. “BIG” assorbì “Ciao Amici” e divenne “Ciao Big”, e dopo un periodo un po’ caotico riemerse come “Ciao 2001”. Continua la lettura di Armando Gallo – L’intervista | 2 | Genesis

Armando Gallo – L’intervista | 1 | Gli inizi

Armando, com’è iniziato tutto? Se non sbaglio andasti in Inghilterra nel 1966.

Sì. Era l’11 giugno 1966, un sabato. Avevo finito il servizio militare in Italia il 10 marzo e passai i tre mesi successivi a scrivere a ditte che si occupavano di ingegneria in Inghilterra, perché volevo trasferirmi là con un biglietto di sola andata. A Roma lavoravo per una ditta americana che si occupava di sviluppare nuove città in Libia, un lavoro che avevo iniziato prima del servizio militare. Prima ancora avevo lavorato come geometra per SDD, la ditta italiana che stava costruendo l’autostrada tra Messina e Catania. Quando ero all’SDD presi il diploma di geometra studiando alll’Istituto Fevola, la sera, con ottimi insegnanti. In due anni presi un diploma che normalmente ne richiedeva cinque, e così facendo mi misi alla pari con i miei amici adolescenti che avevano passato gli ultimi anni andando a scuola e stufandosi. Scrissi ad almeno trenta ditte londinesi rispondendo ai loro annunci sul London Times che trovavo al giornalaio di Via Veneto, proprio di fronte all’Hotel Excelsior e a un tiro di schioppo dall’Ambasciata Americana. Era fantastico, perché tutti rispondevano e una decina dissero: “quando vieni in Inghilterra, passa a trovarci.” Continua la lettura di Armando Gallo – L’intervista | 1 | Gli inizi

Armando Gallo e i Genesis: I Know What I Like

Questo non è un articolo, ma l’introduzione a una serie di articoli. Di fatto, a una lunghissima intervista. Questo post è diverso da tutto il resto e può sembrare lontano dall’argomento del blog, ma non penso che lo sia. Di certo è un post molto importante per me perché chiude in qualche modo un cerchio apertosi moltissimo tempo fa. Naturalmente, serve una spiegazione. Continua la lettura di Armando Gallo e i Genesis: I Know What I Like

Un bundle didattico sulla quadricromia

Più di un anno fa, sull’onda dei seminari tenuti presso Grafitalia 2013, realizzai per Teacher-in-a-Box una serie di seminari sui vari aspetti della produzione di files in quadricromia. In totale (quando scrissi l’articolo linkato qui sopra erano quattro) ne producemmo dieci. Da un lato è innegabile che il metodo colore CMYK sia meno popolare del passato, ora che il flusso incentrato su RGB sta iniziando a prendere il sopravvento; dall’altro anche i più strenui sostenitori del flusso di lavoro moderno non possono non ammettere che spesso CMYK offre più controllo e sicurezza nelle mani di chi lo sappia realmente usare in tutto il suo potere. Continua la lettura di Un bundle didattico sulla quadricromia

Un problema di selezione

Pochi giorni fa, esattamente a metà del corso che ho tenuto a Borgonovo Val Tidone, ho ricevuto un messaggio da uno degli allievi del corso di Napoli finito una settimana prima. Mi chiedeva se uno degli esempi da me portati in classe fosse disponibile in forma di dispensa, visto che in quelle che avevo lasciato non c’era. La risposta è no, quindi ho pensato di rimediare scrivendo questo post. Continua la lettura di Un problema di selezione

Roadmap #41 – Borgonovo Val Tidone (PC)

Nel mese di aprile, al CPS di Milano, conobbi Guido Galeazzi e Valerio Maruffi. Dopo il mio intervento ci fermammo a parlare a lungo di bianco e nero, di come tradurre in differenze di luminosità i contrasti cromatici e cose del genere. Mi dissero che venivano dalla provincia di Piacenza e che erano attivi in un gruppo denominato Wide Land Photography che si occupa soprattutto di fotografia paesaggistica. Parlammo vagamente della possibilità di organizzare qualcosa nella loro zona e rimasi colpito dall’evidente spirito di ricerca personale, tecnica e stilistica, che traspariva dalla nostra conversazione. Continua la lettura di Roadmap #41 – Borgonovo Val Tidone (PC)

sRGB o Adobe RGB: prima o poi si capirà?

“Come devo impostare lo spazio colore nella fotocamera?”

Lo ammetto, ci sono momenti in cui alcuni argomenti diventano pesanti: non tanto perché lo siano davvero, ma perché vengono discussi, ridiscussi, tridiscussi ad nauseam fino a che le parole sembrano perdere di significato e ancora non si è detto nulla. Ammetto anche di essere un debole, perché ci casco quasi ogni volta, aggiungendomi a una discussione che in realtà discussione non è. Sto imparando lentamente a fare silenzio quando la comunicazione diventa palesemente priva di senso. È molto più semplice e salutare. Continua la lettura di sRGB o Adobe RGB: prima o poi si capirà?

Qualcosa di (più) nuovo

Quasi un anno fa scrissi un post intitolato Qualcosa di nuovo nel quale annunciavo quella che è stata per me la grande novità didattica degli ultimi mesi, ovvero il fatto che avrei coperto le cattedre di InDesign e Illustrator presso l’Istituto Design Palladio di Verona. Replico quest’anno annunciando una… nuova novità e alcuni eventi in programma nei prossimi mesi. Continua la lettura di Qualcosa di (più) nuovo