In questo articolo esamineremo una tecnica veloce ed efficace per scurire il cielo. L’effetto si può ottenere in diversi modi, ma questo è particolare perché si basa su una proprietà apparentemente banale che lega un’immagine al proprio negativo. Per capire di cosa si tratta, torniamo a un modello già esaminato. Continua la lettura di Aggiungere l’inverso
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Chi c’è c’è, chi non c’è non c’è! L’appello di R, G e B.
Ringrazio ancora una volta Marco per l’ospitalità e per il coraggio, perché se state leggendo queste righe significa che l’ha pubblicato davvero. 🙂
Consideriamo una classe di 25 studenti: l’insegnante fa l’appello. Può farlo in positivo, contando i presenti, ad esempio 20, e dedurre il numero degli assenti: la classe al completo meno i presenti:
25 – 20 = 5.
Può farlo in negativo contando i banchi vuoti: mancano Fontana, Negri, Olivieri, Olivotto e Stefanini, e dedurre il numero dei presenti: la classe al completo meno gli assenti:
25 – 5 = 20. Continua la lettura di Chi c’è c’è, chi non c’è non c’è! L’appello di R, G e B.
Photoshop LAB Color – il libro
Quasi due anni e mezzo fa scrissi un post nel quale raccontavo come mi ero trovato a essere beta-reader del libro Modern Photoshop Color Workflow di Dan Margulis. Replico qui, circa un mese dopo l’uscita del nuovo libro di Dan, che è la riedizione di Photoshop LAB Color, un decennio dopo la sua prima apparizione. Continua la lettura di Photoshop LAB Color – il libro
Double Split Toning
Lo split toning, talvolta tradotto in italiano con l’espressione divisione toni, è una tecnica di viraggio che si applica talvolta alle immagini, soprattutto in bianco e nero. Essenzialmente, consiste nel far virare le luci verso un dato colore e le ombre verso un altro. Spesso i due colori sono opponenti: verde-magenta, ad esempio, oppure blu-giallo o ancora ciano-rosso, ma questa non è una regola. Nello split toning tradizionale, i mezzitoni rimangono neutrali: solo le luci e le ombre vengono di norma spinte verso una tinta. Continua la lettura di Double Split Toning
Maschere Cromatiche in Lab
Rieccomi ad approfittare dell’ospitalità di Marco.
In seguito ai ragionamenti fatti nei due articoli precedenti (quello sulle selezioni cromatiche in RGB e quello sul canale del bianco), seguendo le stesse logiche, ho ideato una tecnica che credo nuova per ottenere maschere cromatiche in Lab.
Mostrerò innanzitutto come procedere. Poi, per i più curiosi, mi dilungherò in una noiosa spiegazione. Continua la lettura di Maschere Cromatiche in Lab
Il canale del bianco
Visto che Marco ancora non mi ha licenziato (ringrazio a tal proposito Poste italiane per il ritardo nel recapitarmi la raccomandata), rieccomi a ragionare su RGB. L’unico vero scopo preciso di queste considerazioni è quello di capire un po’ meglio questo metodo colore. Parto con una riflessione su un canale che in sintesi additiva non esiste ma che troviamo in quadricromia: Continua la lettura di Il canale del bianco
Selezioni Cromatiche in RGB
Se seguite Marco, sapete che gli articoli del suo blog sono tutti eccellenti: scritti davvero bene, scientificamente corretti e mai banali. Finora! Marco mi ha chiesto se volevo pubblicare qualcosa anch’io. Ed eccomi qua a provarci, pur se mi sono reso conto da subito che una cosa è scrivere qualche post su FB e un’altra mettere insieme un articolo. Continua la lettura di Selezioni Cromatiche in RGB
Il colore prima del bianco e nero
La risposta più semplice alla domanda “come posso togliere una dominante difficile?” è abbastanza ovvia: “fai una versione in bianco e nero.” Purtroppo è anche la risposta più inutile, visto che la dominante scompare – ma anche il colore con essa. Quindi si deve affrontare il problema con altre tecniche. Continua la lettura di Il colore prima del bianco e nero
A volte [le impostazioni colore] ritornano
La terminologia scientifica è affascinante, ma talvolta confonde occultando significati semplici da comprendere dietro parole complicate. Continua la lettura di A volte [le impostazioni colore] ritornano
Lo stratagemma della spugna
In questo primo articolo del 2015 affronteremo un argomento relativamente poco discusso e un po’ misterioso: gli intenti di rendering. La “spugna” del titolo non è il ben noto strumento di Photoshop per applicare localmente una saturazione (o desaturazione): in questo caso, la spugna è un umile modello che entrerà in gioco tra breve. Prima di tutto cerchiamo di capire cosa siano gli intenti di rendering e a cosa servano. Continua la lettura di Lo stratagemma della spugna