Mi sono chiesto se pubblicare o meno la terza roadmap: è anomala e per certi versi dovrebbe rimanere privata. Alla fine ho deciso di farlo senza rivelare il luogo a cui mi riferisco e senza menzionare per esteso tutte le persone che ho incontrato. Dirò solo che si è trattato di un incontro nel quale ho avuto il privilegio di condividere due giorni con alcuni tra i miei più cari compagni di viaggio: Giuliana Abbiati, Davide Barranca, Marco Diodato, Daniele Di Stanio, Tiziano Fruet. E altre persone, alcune notissime, altre meno, provenienti da tutto il mondo.
Le roadmap di questa serie riguardano il dietro le quinte. Più che delle quinte, questa volta c’è un’isola e un pezzo di mondo segreto nascosto nel suo centro (riferimento voluto a Peter Gabriel), e nessun backstage può essere narrato quando non c’è uno stage a cui riferirsi. Frammenti, dunque.
Il traffico vicino al fiume e il bagagliaio strapieno.
L’enoteca.
Le curve in collina tra le infinite sfumature di verde.
Arrivare e chiedersi istintivamente quanto bello può essere un luogo.
I piedi a mollo in piscina, seduti sulla pietra rovente.
Le rivelazioni dei piani futuri.
Molto a cui pensare.
Guardarsi alle spalle con un leggero capogiro dovuto alla prospettiva.
Risate spontanee.
Senso di appartenenza.
Molto di più a cui pensare.
Impossibilità di guardare i colli senza pensare al MMM.
Le torri in lontananza.
Le parole a tavola sopra la mia testa.
GA che mi chiede se esco a fumare.
Senso di appartenenza.
Stanchezza.
La coperta sopra di me addormentato sotto le stelle.
I fucili appesi alla parete.
Il clic della D800E di MD e di una Lumix straniera.
Dormire sul divano più lungo della mia esistenza.
Risveglio e colazione con lo sciroppo d’acero.
Pensare a Kate Bush.
La chiacchierata sul bordo della piscina.
I giri del giardino con DB, prima, e GA poi.
Rendermi conto che mi serviranno anni.
MD e io seduti davanti al mondo verde.
Quando le parole non escono fino in fondo.
Partire lasciando lì qualcosa.
Forsennata corsa per il treno di GA.
DB e il suo iPad in autostrada.
I piani per la terza settimana di giugno.
Tornare a casa, quella che senti come tale.
Roadmap. La terza.
Potrebbe essere il testo di una canzone scritta da quegli autori che riescono a descrivere luoghi e situazioni per sprazzi d’immagini evocate. Lo fa bene Pacifico, molto bene, ma qui mi è venuta in mente Bentivoglio Angelina dei Quintorigo (anche se parlava di tutt’altro).Non so perché.Forse sono malato anch’io 🙂
Non conosco il brano: lo cercherò. Un’altra cosa da imparare. Sono tantissime.
Grazie, Claudio.
Marco, di questo passo diventerai l’Eugenio Montale della Color Correction. Tipo “meriggiare pallido e assorto, lo correggo in LAB presso un muro d’orto”…..Scherzi a parte, bellissimo come descrivi, sintetizzando in poche parole le emozioni di una esperienza di vita vissuta. Complimenti (e, stavolta, non scherzo) per le bellissime roadmap che seguo sempre con interesse.
RED, GREEN & BLU, tutti i colori del mondo, autostrade invisibili di parole, emozioni forti che tracciano linee invisibili a doppia percorrenza. Il tempo che scorre dilatato ma che finisce come se avesse viaggiato alla velocità della luce. Impossibile trovare un profilo colore che possa da far corrispondere sulla carta stampata una simile atmosfera ma scorrendo le tue parole, Marco, è possibile riviverle.