Lo strano caso di ACR 8.1

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Vi ricordate Dumbo? Era convinto di essere in grado di volare solo tenendo nella proboscide una piuma magica. In realtà la piuma non aveva nulla di magico e gli serviva soltanto per aumentare la sua fiducia in se stesso.

Per strano che possa sembrare, qualcosa di simile accade anche nell’ultima versione di Adobe Camera Raw, la 8.1 comparsa assieme a Photoshop CC. Per spiegare di cosa si tratta, andiamo in ordine. Da qui in avanti utilizzeremo l’abbreviazione ACR per indicare il plug-in.

ACR 8.1 è disponibile anche per Photoshop CS6, ovvero la versione precedente a CC, ma in CS6 ha delle funzionalità in meno rispetto a quelle presenti nell’ultima release del programma. In particolare, come nelle versioni precedenti, in Photoshop CS6 è possibile impostare lo spazio colore in cui il file RAW verrà sviluppato selezionandolo tra quattro varianti di RGB: Adobe RGB, ColorMatch RGB, ProPhoto RGB, sRGB. In realtà ci sono altre due opzioni, corrispondenti a due varianti del metodo colore Scala di grigio che vengono attivate soltanto quando viene selezionata l’opzione Converti in scala di grigio nel pannello HSL, ma al momento ci interessano meno.

La finestra Opzioni flusso di lavoro in ACR 8.1 sotto CS6.
La finestra Opzioni flusso di lavoro in ACR 8.1 sotto CS6.

La stessa versione del plug-in offre più opzioni in Photoshop CC: lo spazio colore di uscita può essere selezionato tra qualsiasi profilo visibile in Photoshop e cade la limitazione a RGB: possiamo sviluppare un file anche in CMYK o in Lab, se lo desideriamo. Questa è forse la novità più rilevante presente in ACR nella versione di Photoshop CC ed è un peccato che non sia disponibile anche in CS6. La verità è che… lo è: in maniera contorta e poco trasparente, ma lo è. Purtroppo la cosa non è di grande rilevanza pratica, perché per far funzionare tutto il meccanismo è necessario avere installato anche Photoshop CC, ma vale la pena di segnalare ugualmente questo comportamento curioso di ACR.

In Photoshop CC, la stessa finestra vista sopra offre più opzioni.
In Photoshop CC, la stessa finestra vista sopra offre più opzioni.

Sappiamo che quasi tutti i parametri di sviluppo delle immagini RAW vengono salvati assieme alle immagini stesse, di norma nei files .xmp (i cosiddetti “sidecar”) che vengono creati al momento dello sviluppo. Altri invece no: sono propri del plug-in e non del file. Facciamo un esempio.

Se apriamo una certa immagine RAW in ACR e impostiamo un certo valore di esposizione, quel valore verrà memorizzato con l’immagine. Anche se ne aprissimo altre dieci successivamente, alla riapertura di quell’immagine ritroveremo nuovamente il valore di esposizione da noi impostato precedentemente. La scelta dello spazio colore di sviluppo è diversa: se impostiamo lo spazio colore, per esempio, su ProPhoto RGB, questa scelta ci verrà proposta per qualsiasi altra immagine fino a che non decideremo di modificarla. Quindi un’immagine non ricorda, per così dire, in quale spazio colore è stata sviluppata. Se preferiamo, questa scelta riguarda globalmente il plug-in e non le singole immagini.

Se volete fare l’esperimento che andiamo a descrivere, dovete avere installate contemporaneamente sia la versione CS6 che la versione CC di Photoshop, e naturalmente ACR 8.1 in entrambe le versioni.

Apriamo l’immagine RAW in Photoshop CC e selezioniamo Lab Color come spazio di sviluppo (in realtà il trucco funziona con qualsiasi profilo colore disponibile). Apriamo l’immagine, che entrerà in Photoshop in Lab, e chiudiamola. Usciamo da Photoshop CC.

A questo punto prendiamo una qualsiasi altra immagine RAW, non necessariamente la stessa, e apriamola in Photoshop CS6. Nel momento in cui verrà richiamata la ben nota finestra di ACR 8.1, lo spazio di lavoro selezionato (visibile nella parte bassa della finestra) sarà… Lab Color. Ovvero, uno spazio di lavoro che non è disponibile in ACR 8.1 sotto Photoshop CS6. Se andiamo a selezionare uno spazio colore dal menu apposito, però, compaiono solo i quattro spazi RGB standard che abbiamo menzionato prima. Di Lab, nessuna traccia. Quindi Lab non è disponibile nel menu, ma di fatto lo abbiamo attivato con un trucco molto sporco.

Questo accade perché le due versioni del programma condividono le preferenze generali di ACR, e i dati relativi allo spazio colore prescelto per lo sviluppo vengono letti in CS6 dal file che è stato precedentemente modificato da Photoshop CC. Anche i numeri della lettura del colore in alto a destra nella finestra di ACR sono Lab: ovvero, il plug-in si comporta in tutto e per tutto in CS6 come in CC semplicemente se le preferenze glielo consentono.

In linea di principio questo permetterebbe agli utenti di Photoshop CS6 di utilizzare la stessa funzionalità presente in Photoshop CC. In pratica, no: per quanto ho potuto constatare il file delle preferenze di ACR non è un file di testo e non è possibile inserire a mano il nome dello spazio di sviluppo che desideriamo. Pertanto lo stratagemma non funziona a meno che non si abbia Photoshop CC installato: ma d’altronde, se abbiamo questa versione installata forse Photoshop CS6 ci serve a poco.

Insomma, ACR si comporta esattamente come Dumbo. Sembra che dica “oh, non ce la posso fare a meno che Photoshop CC non mi regga”. Mi sembra di vedere un serissimo problema di autostima, quindi vorrei essere rassicurante. No, piccola: ce la fai eccome, anche con CS6. Solo che non lo sai. Non c’è niente di magico nella piuma che porti nella proboscide quando è CC a spingerti verso il vuoto.

Questo breve articolo arriva da Torino, in una notte scarsamente visitata dal sonno. Ho pensato che fosse una cosa divertente e interessante da scrivere, anche se di poca rilevanza pratica. Non sono a Torino per ragioni legate alla correzione del colore, per una volta, quindi non ci sarà una Roadmap. Ma la prossima settimana sarò per tre giorni a Bolzano, presso il corso TWIT6 di Red Oddity, che si preannuncia assai interessante – quindi restate sintonizzati.

Buonanotte, e mollate la piuma – non serve a molto…
MO

6 commenti su “Lo strano caso di ACR 8.1”

    1. Ridi finché puoi, MD. Al TWIT6 non resteranno che ceneri dopo che sarò passato io. Quest’anno si fa sul serio…

  1. Ipotesi :se aprissi un raw in acr con photoshop cc con sviluppo Lab e successivamente copiassi raw e xmp relativo su un dispositivo che ha solo photoshop cs6 installato, aprendo il raw resterebbero memorizzati i parametri di sviluppo? Non posso provare perché ho installato sia cc che cs6.

  2. Piersimone, prova ad aprire un .xmp con un editor di testo e giocare con i campi:
    photoshop:ColorMode=”3″
    photoshop:ICCProfile=””
    crs:Version=”7.1″
    crs:ProcessVersion=”6.7″
    Non si sa mai!

    D.

    1. Davide, ho aperto un xmp con editor di testo e non ho trovato riferimenti a ICCProfile o ColorMode. Risporto sotto il testo.

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