Da Camera Raw a Photoshop: articolo su Fotografia Reflex

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Le prime due pagine dell'articolo su Fotografia Reflex di settembre.
Le prime due pagine dell’articolo su Fotografia Reflex di settembre.

Il numero di settembre di Fotografia Reflex ospita il mio terzo articolo consecutivo nella rubrica “Colore”. L’articolo (potete trovarne un abstract qui) cerca di analizzare un possibile flusso di lavoro relativo allo sviluppo delle immagini in formato RAW, e in particolare di rispondere alla domanda: come conviene entrare in Photoshop da Camera Raw? La risposta, naturalmente, non può essere univoca: sono troppe le variabili che possono influenzare la scelta. Quelle che propongo sono due visioni, entrambe plausibili, che chiamo “PS-centrica” e “ACR-centrica”. Nella prima si tende a fare il minimo possibile in Camera Raw, lasciando il grosso degli interventi a Photoshop. Nella seconda accade il contrario.

Non ho mai fatto mistero di essere personalmente incline ad abbracciare la prima scuola di pensiero, ma è un dato di fatto che alcune operazioni sono più convenientemente svolte in Camera Raw perché le sue regolazioni sono più efficienti e (a volte) intuitive. Cerco dunque di analizzare i pro e i contro dei due approcci, in modo che ognuno possa modulare il flusso di lavoro sulle proprie esigenze, individuando quattro aree chiave in cui Camera Raw “vince”, in media, sul programma ospitante, Photoshop.

Dopo avere mostrato l’approccio allo sviluppo di un’immagine priva di problemi, passo ad analizzare quello (e in particolare il bilanciamento del bianco) di un’immagine difficile: uno scatto notturno con illuminazione incontrollabile, viziato da più rumore di quanto vorremmo mai vedere in una fotografia. Come conviene procedere, in questi casi? La risposta, forse sorprendente, è per tentativi – o meglio per tentativi e fallimenti. Il semplice bilanciamento del bianco richiede quattro prove per essere accettabile, e rivela una doppia dominante invisibile nell’originale che non andrebbe trascurata. Questo apre delle domande: va rimossa? se sì, in quale misura? con quali interventi?

Alla fine dell’articolo metto a confronto due versioni: quella orginariamente dichiarata “migliore” tra i vari tentativi effettuati in Camera Raw e una versione corretta in Photoshop partendo da uno sviluppo viziato da una dominante arancione decisamente intensa, ottenuto senza neppure fare il bilanciamento del bianco in Camera Raw. La risposta alla canonica domanda “quale preferiamo?” non è scontata come si potrebbe pensare. In generale, se dovessi azzardare, mi aspetterei all’incirca un pareggio 50/50 delle due versioni. Se qualcuno vorrà commentare qui dopo avere letto l’articolo mi farebbe piacere verificare l’esattezza o meno della mia previsione.

La rivista è disponibile da ieri in edicola. Buona lettura!
MO

3 commenti su “Da Camera Raw a Photoshop: articolo su Fotografia Reflex”

  1. Nella 11A mi piace di più la parte bassa della fontana; i riflessi verdi sulla spalla e sul fianco della ragazza di schiena mi sembrano poi meno evidenti. Nella 11B mi piace di più il vestito, il pavimento e l’incarnato. Gurdandole per scegliere la mia preferita, ho cambiato idea 4 o 5 volte. Quindi penso che la mia risposta sia “non lo so”.
    Preciso che sto guardando la rivista nella versione digitale, in PDF.

    Complimenti per l’articolo, Marco.

    1. Credo che “non lo so” sia di fatto equivalente a 50/50. Concordo con la tua analisi, anche se alle fine io sceglierei la 11B seppure con minimo margine. Per come io leggo l’immagine, vestito, pavimento e incarnato sono più importanti del resto – ma è ovviamente la mia lettura. Quella che trovo interessante è la forma della maglia, decisamente più buona in 11B. E questo è strano, perché le due luminosità sono praticamente identiche: segno quindi che la variazione cromatica è migliore nella versione 11B. Questo apre una domanda, per me, difficile e irrisolta sulla tecnica migliore per affrontare una dominante estrema. Il Miscelatore canale non sempre funziona, ma se funziona… può essere spettacolare. Eppure sta lì, vecchio e dimenticato da tutti.

      1. Sì, però ora scommetto che la tua previsione risulterà sballata, perché anche le parole cambiano il modo di vedere un’immagine 🙂

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