Lo stratagemma della spugna

In questo primo articolo del 2015 affronteremo un argomento relativamente poco discusso e un po’ misterioso: gli intenti di rendering. La “spugna” del titolo non è il ben noto strumento di Photoshop per applicare localmente una saturazione (o desaturazione): in questo caso, la spugna è un umile modello che entrerà in gioco tra breve. Prima di tutto cerchiamo di capire cosa siano gli intenti di rendering e a cosa servano. Continua la lettura di Lo stratagemma della spugna

“Always” is “next”

Come si saluta, dopo tanto tempo?

La cosa più incredibile è constatare che non ho scritto nulla su questo blog per più di due mesi: dopo l’intervista monster ad Armando Gallo questo è il primo post che riesco a mettere insieme. Il motivo è che il tempo è stato inesorabile e vertiginoso: nelle ultime settimane, tutto ciò che non era urgente è stato messo in lista secondaria e forse solo ora si intravede la fine del tunnel. Ho almeno tre articoli tecnici in sospeso, e spero che vedranno la luce a breve, ma questo giro di giostra è andato così. Continua la lettura di “Always” is “next”

Armando Gallo – L’intervista | 4 | Fotografia, Photoshop, Tutto

[La terza parte di questo articolo si trova qui.]

Due tra le copertine più famose della storia del rock: "Seconds Out" dei Genesis e "Plays Live" di Peter Gabriel.
Due tra le copertine più famose della storia del rock: “Seconds Out” dei Genesis e “Plays Live” di Peter Gabriel.

Sei giustamente considerato uno dei fotografi rock più famosi e influenti della storia. Un mio amico che fotografa spesso concerti rock mi ha detto: “per tutti noi, Armando Gallo è Dio!” Hai iniziato con la pellicola, naturalmente, e alcune delle tue foto sono diventate copertine di album assolutamente storici, come “Seconds Out” dei Genesis o “Plays Live” di Peter Gabriel. Come ti sei avvicinato alla fotografia sul palco? Continua la lettura di Armando Gallo – L’intervista | 4 | Fotografia, Photoshop, Tutto

Armando Gallo – L’intervista | 3 | Dagli U2 a oggi

[La seconda parte di questo articolo si trova qui.]

Il mio pass per il concerto di Modena degli U2, maggio 1987.
Il mio pass per il concerto di Modena degli U2, maggio 1987.

Non ci furono solo i Genesis, naturalmente… mi ricordo che nel 1987 mi telefonasti un sabato mattina, senza preavviso. Eri a Bologna e mi dicesti: “se puoi prendere al volo un videoregistratore e venire fin qui, puoi incontrare gli U2”. Presi quello che i miei genitori avevano in soggiorno e scesi alla velocità della luce… eri in tour con loro come fotografo, vero? Era il tour di “The Joshua Tree” e ho ancora il mio pass con scritto “VIP”. Com’eri entrato in contatto con loro?

Sai una cosa? Mi sento ancora un po’ a disagio per quel giorno, perché ero… voglio dire, loro erano estremamente protetti, non volevano nulla che interferisse dall’esterno. La prima volta che gli mostrai le mie foto, il loro manager mi disse che non potevo restare nella stanza, e questo accadde soltanto un mese prima dell’episodio che stai menzionando. Quando tu arrivasti io pensai che c’erano troppe persone in quella stanza, ma in retrospettiva vorrei che tu fossi rimasto perché… avresti potuto manovrare il registratore. Quel giorno fu un buon giorno, però: due anni dopo Bono fece una cosa che gli avevo suggerito quel giorno, quando gli mostrai le foto, su come avrebbero dovuto fare i programmi dei concerti. Il programma del tour aveva delle foto tratte dai concerti, e io dissi: “la gente se ne va dal concerto e vogliono portarsi via un ricordo, ma quando avete fatto un mese di concerti dovreste aggiungere delle foto, cambiarle e fare una ristampa.” E fu ciò che fecero per “Love Comes To Town”. Lui fu fantastico: andai a vederli in Australia e mi chiesero di andare con loro in Giappone. Arriviamo in Giappone e Bono dice: “hai visto il programma del tour?” Avevano usato le mie foto. Quindi, vedi, alla fine il giorno che tu venisti a Bologna fu molto bello. Ma a volte quando fai vedere qualcosa a volte non ricevi una gratificazione istantanea. Ho dovuto aspettare due anni perché Bono mi facesse questa incredibile sorpresa. Continua la lettura di Armando Gallo – L’intervista | 3 | Dagli U2 a oggi

Armando Gallo – L’intervista | 2 | Genesis

[La prima parte di questo articolo si trova qui.]

Fu il tuo contatto con Tony Stratton-Smith a condurti ai Genesis?

Il mio contatto con Tony fu una buona cosa. Non continuai a fare il giornalista: ero un grande fan del rock, ma l’anno successivo “BIG” iniziò a vacillare, perché lo stesso editore iniziò a pubblicare “Man” e “Playman”, e boom!, andarono alle stelle. Quindi smisero di pubblicare “BIG”. “BIG” assorbì “Ciao Amici” e divenne “Ciao Big”, e dopo un periodo un po’ caotico riemerse come “Ciao 2001”. Continua la lettura di Armando Gallo – L’intervista | 2 | Genesis

Armando Gallo – L’intervista | 1 | Gli inizi

Armando, com’è iniziato tutto? Se non sbaglio andasti in Inghilterra nel 1966.

Sì. Era l’11 giugno 1966, un sabato. Avevo finito il servizio militare in Italia il 10 marzo e passai i tre mesi successivi a scrivere a ditte che si occupavano di ingegneria in Inghilterra, perché volevo trasferirmi là con un biglietto di sola andata. A Roma lavoravo per una ditta americana che si occupava di sviluppare nuove città in Libia, un lavoro che avevo iniziato prima del servizio militare. Prima ancora avevo lavorato come geometra per SDD, la ditta italiana che stava costruendo l’autostrada tra Messina e Catania. Quando ero all’SDD presi il diploma di geometra studiando alll’Istituto Fevola, la sera, con ottimi insegnanti. In due anni presi un diploma che normalmente ne richiedeva cinque, e così facendo mi misi alla pari con i miei amici adolescenti che avevano passato gli ultimi anni andando a scuola e stufandosi. Scrissi ad almeno trenta ditte londinesi rispondendo ai loro annunci sul London Times che trovavo al giornalaio di Via Veneto, proprio di fronte all’Hotel Excelsior e a un tiro di schioppo dall’Ambasciata Americana. Era fantastico, perché tutti rispondevano e una decina dissero: “quando vieni in Inghilterra, passa a trovarci.” Continua la lettura di Armando Gallo – L’intervista | 1 | Gli inizi

Armando Gallo e i Genesis: I Know What I Like

Questo non è un articolo, ma l’introduzione a una serie di articoli. Di fatto, a una lunghissima intervista. Questo post è diverso da tutto il resto e può sembrare lontano dall’argomento del blog, ma non penso che lo sia. Di certo è un post molto importante per me perché chiude in qualche modo un cerchio apertosi moltissimo tempo fa. Naturalmente, serve una spiegazione. Continua la lettura di Armando Gallo e i Genesis: I Know What I Like

Pensieri sul colore in Photoshop